Notizie sull'intelligenza artificiale: quali trend bisogna aspettarsi per il 2020? L’intelligenza artificiale è entrata nella vita personale e professionale di ciascuno di noi, trasformando radicalmente le attività quotidiane, le abitudini di consumo, l’interazione con le tecnologie, i modelli di comprensione della realtà.
Innanzitutto, occorre una precisazione di termini: per intelligenza artificiale si intendono tutti i sistemi in grado di simulare i metodi di ragionamento e apprendimento umani per la risoluzione di problemi complessi, attraverso l’utilizzo di big data, software analitici, algoritmi predittivi, meccanismi di machine learning.
Oggi l’intelligenza artificiale rappresenta un potente acceleratore della trasformazione digitale, ma per generare valore deve essere declinata su progetti tecnologici verticali. Per esempio, le tecnologie AI applicate al linguaggio naturale e alle interazioni multi-channel permettono di interpretare rapidamente i customer needs, distribuire conoscenza all’interno dell’organizzazione e snellire i processi di business, in particolare di assistenza al cliente.
L’intelligenza artificiale è comunque un dominio multidisciplinare, con un ampio ventaglio applicativo, numerose opportunità e continui sviluppi. Analisti ed esperti da tutto il mondo stanno segnalando le tendenze dell’AI per l’anno in corso, con previsioni e risvolti ad ampio raggio.
Nel parlare di notizie sull’intelligenza artificiale non possiamo non partire da Gartner, che ha messo l’AI al centro nello stilare la classifica delle tendenze tecnologiche più hip del 2020:
Nell’aprile 2019, il Summit QCon.ai di San Francisco aveva evidenziato l’ascesa di alcuni trend applicativi che si protrarranno anche nei prossimi mesi: self driving cars; architetture predittive, che permettono di condividere dati multisource e pipeline differenti per un utilizzo degli algoritmi più efficace e in diversi contesti; deep learning, che consente un’elaborazione granulare e completa delle informazioni, attraverso reti neurali artificiali organizzate in layer e una conoscenza costruita per fasi progressive; machine learning, per affinare dinamicamente l’efficacia degli algoritmi e il software engineering; Natural Language Processing e speech recognition, per raccogliere velocemente le richieste dei clienti e i feedback lasciati sui social media e più in generale sul web espresse in linguaggio naturale.
Sempre con riferimento a notizie sull’intelligenza artificiale, gli articoli pubblicati recentemente su Forbes hanno provato a definire le direttrici del cambiamento socio-economico portato dall’AI: il tema, grazie alla crescente popolarità, sta entrando nel dibattito politico internazionale, come tema di interesse pubblico; la trasparenza sull’utilizzo dei dati da parte delle soluzioni di artificial intelligence sta diventando un punto d’attenzione per i vendor e gli enti legislatori; le aziende di qualsiasi settore e dimensione iniziano a realizzare progetti concreti di AI e machine learning, dopo qualche anno di studio e preparazione; l’AI creerà più posti di lavoro di quanti ne soppianterà (svaniranno le occupazioni più operative, mentre ingegneri e data scientist saranno sempre più richiesti); l’utilizzo degli assistenti virtuali basati sull’intelligenza artificiale sarà sempre più consapevole e diffuso, soprattutto nell’organizzazione delle attività quotidiane (per esempio, per pianificare il calendario o ordinare una cena).
Insomma, le potenzialità applicative e le opportunità di business dell’intelligenza artificiale sono ampie e disparate, ma in linea generale l’indirizzo verte su un impiego sempre più pervasivo, consapevole e sofisticato degli algoritmi e degli automatismi, trasformando radicalmente le nostre vite.